Opere/Artwork
Daniela Lupi
Testo critico di
Aldo Antonio Cobianchi
Da più di trent’anni si dedica all’Arte. Poche parole per un’artista, ma così veritiere per Daniela Lupi. Una passione che si fonde con l’impegno, l’umiltà di apprendere, di abbeverarsi a un mondo di colori e magia.
Inizia giovanissima in bottega, come si usava nell’Italia di Artemisia Gentileschi, la Tintoretta, Rosalba Carriera, imparando da storici maestri locali, bramosa di conoscenza, di cogliere e accogliere ogni segreto di quel lavoro: dalla pittura alla scultura, dal decoro al cesello. Fino a raggiungere il proprio mondo ideale e cominciare a mostrare la propria personalità. Con un carattere forte, deciso, personale e riconoscibilissimo, così intenso da essere il vero alter ego di una persona sempre sorridente, discreta, silenziosa. Un mondo, meglio, una galassia dominata dalla natura, soprattutto da animali e fiori, da uomini e donne, da opere d’arte rivisitate, oggetti comuni, paesaggi reali e surreali al contempo. Queste le sue visioni oniriche, che come in tutti i sogni sono chiare ma sfuggenti, precise ma velate. E della velatura, o delle velature, Lupi diventa artefice alchemico, creando strati e strati di delicate pennellate, che nella loro trasparenza acquistano una materialità impressionante. Sono raggi di luce, sono tessuti leggerissimi, sono ombre? Difficile a dirsi. Sono soltanto… emozioni. Sempre raffinate, riposanti, dai colori freddi e pastello allo stesso modo, così piacevoli che l’hanno resa ‘corteggiata’ da architetti e interior designers che con le sue opere sono riusciti a raggiungere il loro obiettivo più difficile: creare l’Ambiente.
Quello di cui non ci si stancherebbe mai di nutrirsi, che dà serenità, eppure invita a riflettere. Tele spesso gigantesche o piccoli quadretti, sculture piene di vigore o manichini metafisici, un pianeta di impressionismo ed espressionismo che si sposano nella sensibilità tipicamente femminile, priva di mielosità ma dolcissima, rarefatta ma combattiva.
Mostre ovunque, in Italia e all’estero, cataloghi, libri, citazioni, successo e consapevolezza di un cammino che non ha mai fine. Perché Daniela continua a lavorare nel suo studio, con tempi serrati e il desiderio soffocante di realizzare un bisogno che ha dentro, non semplicemente di completare un’opera.
Conoscere Lupi significa entrare nell’Arte che fa parte del più autentico patrimonio italiano, è l’occasione per iniziare o arricchire una collezione, è lo stimolo per guardare a un proprio personale futuro di artista.
Una donna, una signora, un’anima che da più di trent’anni si dedica all’Arte. Il c’era una volta di ogni favola che si rispetti, l’invito a leggerla, ad ammirarla, ad appassionarsi, a lasciarsi totalmente conquistare…
Art Design
“Utilizzare materiali destinati ad essere gettati per creare nuovi oggetti d’arte”
Daniela attraverso la sua intuizione e creatività artistica riesce a dare nuova vita ad oggetti ormai in disuso o addirittura desinati ad essere cestinati.
L’obiettivo è dunque quello di ridurre gli sprechi e migliorare l’efficienza dell’uso delle risorse.
Rappresenta, quindi, un’evoluzione del concetto del ‘vintage’, introducendo la trasformazione creativa che non solo prolunga la vita di un oggetto, ma lo trasforma completamente in qualcosa di nuovo e unico.
Diventa una filosofia di progettazione: si parte da un oggetto anonimo e si approda a una struttura che si inserisce nella vita pubblica e privata delle persone, puntando a sostituire un modello di costruzione tradizionale con uno innovativo ed artistico, che coniuga sostenibilità ma anche bellezza.